Da Bruxelles è arrivata la valutazione preliminare positiva che certifica il raggiungimento dei 45 traguardi e obiettivi previsti nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per il primo semestre del 2022.

La Commissione europea ha dato il via libera alla 2° rata di finanziamenti destinati all’Italia dal Recovery fund: 21 miliardi di euro destinati ad accelerare 5G, innovazione urbana, scuola e giustizia digitale.

AMBITO PA
Il 27% delle risorse totali del PNRR è dedicato alla crescita digitale del Paese e alla completa digitalizzazione della PA. 

Italia Digitale 2026 è la strategia promossa dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale all’interno del PNRR.
Gli investimenti sono gestiti dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale e sono rivolti ai Comuni, identificati come enti attuatori e beneficiari diretti e responsabili dell’attuazione degli interventi.

 

 

Sono già stati pubblicati il primo di aprile i primi tre bandi per la transizione al digitale che prevedono l’espansione dell’utilizzo dell’Identità digitale e il nodo dei pagamenti PAGO-PA
Ad essi è dedicata la Componente 1.4 della Missione 1 per un totale di 750 milioni di euro. Lo stanziamento totale è pari a circa 6,5 miliardi di euro

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, esprime “grande soddisfazione” per il riconoscimento dello sforzo riformatore su PA e lavoro pubblico: “Serietà, condivisione, rispetto degli impegni, responsabilità. Mi sembra il miglior lascito politico per il prossimo Governo”.

 

 

Per l’esborso della 2° rata serviranno circa due mesi. È necessario attendere il via libera finale del Comitato economico e finanziario (passaggio che richiedere un massimo di 4 settimane) e a seguire il parere tecnico, affinchè Bruxelles possa adottare la decisione definitiva ed erogare all’Italia la 2° rata di finanziamenti.

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Ancora una volta buone notizie per l’Italia. La Commissione ritiene che l’Italia abbia compiuto adeguati progressi nell’attuazione del suo piano nazionale per la ripresa per ricevere un secondo pagamento da NextGenerationEU. Una volta che gli Stati membri avranno dato il via libera, l’Italia riceverà 21 miliardi di €. L’Italia continua a dar prova di un considerevole slancio riformatore in settori strategici fondamentali, quali l’impiego pubblico e gli appalti pubblici. Porgiamo dunque le nostre congratulazioni all’Italia augurandoci che prosegua per questa strada! La Commissione l’accompagnerà in questo percorso di ripresa.”

 

PROSSIMI PASSI
Il Governo è poi al lavoro sui 55 traguardi e obiettivi da conseguire entro fine anno e che daranno diritto a richiedere a Bruxelles la 3° rata di finanziamenti, pari a ulteriori 19 miliardi di euro.

L’azione del Governo punta a realizzare in anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2022, 29 obiettivi entro la fine del mese di ottobre. Si tratta di oltre il 50% degli interventi, sui quali la Commissione europea eserciterà la sua valutazione.

Tra le misure già realizzate ci sono la riforma delle commissioni tributarie e quella degli istituti tecnici e professionali, mentre si sta completando quella volta a garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati.

Sono stati inoltre approvati i piani di investimento per la rigenerazione urbana nelle città metropolitane, gli interventi per la bonifica dei siti orfani, l’istituzione del fondo per l’housing universitario, l’istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e nuove risorse per la transizione digitale dei Comuni.

Gli importi erogati agli Stati membri sono pubblicati nel quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, che riporta i progressi dell’attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza.

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